Il tempo è brutto, l’umore inquieto.
Ho la sensazione che dovrò affrontare dei cambiamenti. Qualcosa si muove ma non ho ancora la possibilità di mettere a fuoco se si tratta di qualcosa di positivo o meno. È troppo lontano.
Nel frattempo sabato e domenica me ne vado in gita a Bologna da Haru. Vado in treno, sperando che le FS non falliscano prima.
Poi viene in mente un discorso attuale. Quello delle alici sott’olio. Io non voglio essere un’alice sott’olio. E neanche un fungo sott’olio. Chiaro no? Come pretendere una cosa del genere?
Meglio la morte al naturale, senza olio d’oliva, come il buon tonno.