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SMS d’oro in Italia

Buone notizie dall’Europa… ma credo che sarà difficile superare la subcultura italiana in ambito tecnologico e della comunicazione, che non aiuta certo lo sviluppo e la diffusione capillare della tecnologia.

TLC: Corte Ue, giusto fissare limiti a tariffe roaming

BRUXELLES, 8 GIU – La Corte di giustizia Ue ha stabilito oggi che la Commissione europea ha imposto “legittimamente” limiti massimi alle tariffe applicate dagli operatori europei per il roaming sulle telefonate internazionali. A contestare la validità del regolamento adottato da Bruxelles su questa materia erano stati quattro operatori (Vodafone, Telefonica 02, T-Mobile e Orange) davanti all’Alta Corte di giustizia di Inghilterra e Galles, la quale a sua volta aveva investito della questione i giudici del Lussemburgo. Nella sentenza odierna, la Corte Ue indica che la Commissione ha agito nell’ambito delle sue competenze, nell’interesse dei consumatori e nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà.

TLC: consumatori; prezzi sms troppo alti, abbassarli

ROMA, 8 GIU – “È arrivato il momento di livellare gli alti costi degli sms, che per gli utenti italiani sono tra i più alti d’Europa”. Lo affermano in una nota Elio Lannutti (Adusbef) e Rosario Trefiletti (Federconsumatori) ricordando che “la Corte di Giustizia Ue ha stabilito la legittimità ai limiti massimi delle tariffe applicate dagli operatori europei per il roaming sulle telefonate internazionali imposto dalla Commissione europea che ha agito nell’ambito delle sue competenze, nell’interesse dei consumatori e nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà, sconfiggendo l’arroganza dei quattro gestori quali Vodafone, Telefonica 02, T-Mobile e Orange che avevano fatto ricorso all’Alta Corte contestando la decisione. Una ricerca del professor Srinivasan Keshav dell’Università’ canadese di Waterloo (uno studio citato in più di una occasione dal senatore americano Herb Kohl) avrebbe dimostrato che i cosiddetti sms, ovvero il servizio messaggi brevi inviati da telefono cellulare, navigherebbero nelle reti telefoniche senza apportare alcun costo reale per le compagnie telefoniche, poiché i dati contenuti in un sms sarebbero talmente pochi da poter permettere al messaggio stesso di ‘nascondersi’ all’interno di una porzione (denominata Control Channel) del segnale che collega il cellulare al ripetitore più vicino. Tale segnale sarebbe, in realtà, sempre presente anche quando gli sms non vengono inviati e quindi a costo zero per il gestore telefonico, visto che un kilobyte di spazio dati ha un prezzo di mercato pari a circa sei centesimi di euro ed un sms e’ composto al massimo da 140 byte (pari a 160 caratteri alfanumerici) e avrebbe dunque un prezzo industriale pari a circa un centesimo di euro. Poiché il prezzo medio di vendita di un sms ai clienti di carte telefoniche prepagate in Europa e’ di circa 7,5 centesimi di euro, mentre in Italia e’ di 13 centesimi, che i consumatori che inviano i messaggini dall’estero pagano fino a 35 centesimi, e’ arrivato il momento, alla luce della Sentenza dell’Alta Corte di Giustizia, che l’Autorità’ per le Garanzie nelle Comunicazioni deliberi un adeguamento dei costi a quelli già elevati della media europea”.

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