Cinema

Guida galattica per autostoppisti

«La Guida galattica per autostoppisti è un libro decisamente notevole, forse il più notevole, sicuramente quello di maggiore successo, mai pubblicato dalle grandi case editrici dell’Orsa Minore. Più popolare del “Manuale di economia domestica celeste”, più venduto di “Altre 53 cose da fare a gravità zero” e più discusso della trilogia di bestseller filosofici di Ulon Collufyd “Dove ha sbagliato Dio”, “Ancora alcuni tra i più grandi sbagli di Dio” e “Chi è questo Dio, in fin dei conti?”. La Guida ha già soppiantato la grande Enciclopedia galattica, come l’indiscussa depositaria di tutta la conoscenza e la saggezza, per due importanti ragioni. Primo, costa un po’ meno; secondo, reca la scritta, DON’T PANIC, niente panico, in grandi e rassicuranti caratteri sulla copertina.»


Tratto da un fortunato libro degli anni ’80 scritto da Douglas Adams, questo film del 2005 è di sicuro tra i più originali nel suo genere. Del resto è una storia originalissima, raccontata in un modo altrettanto stravagante.

È di quei film che io personalmente considero un cult, perché i personaggi sono veramente unici, come il mitico robot Marvin, ilpiù intelligente dell’universo ma depresso, o per la breve apparizione del capodoglio e della begonia.

La storia

Arthur Dent (Martin Freeman) si è appena svegliato, quando scopre che un’impresa costruttrice sta per demolire la sua casa per poi costruire una superstrada, peraltro come previsto in un apposito progetto (a cui però lui non si era interessato).

Pochi minuti dopo scopre che il suo migliore amico, Ford Perfect (Mos Def), non è un terrestre, ma un alieno proveniente dalla costellazione di Betelgeuse, che gli rivela che anche che la Terra sta per essere distrutta da una Flotta Costruzioni Vogon, per far posto a una superstrada spaziale, cosa a cui gli umani non si erano minimamente interessati, nonostante il progetto fosse già stato previsto da tempo e regolarmente depositato nell’ufficio competente della galassia (!).

Ford aiuta Arthur e i due riescono a salvarsi abbandonando il pianeta… come autostoppisti!

Inizia così un’avventura in giro per l’universo a bordo del Cuore d’Oro, la prima astronave funzionante a improbabilità infinita, che vedrà come protagonisti anche la vivace Tricia McMillan (Zooey Deschanel) e l’ancora più vivace, nonché presidente neoletto della galassia, Zaphod Beeblebrox (Sam Rockwell). Premendo il pulsante ad improbabilità infinita, si ritrovano anche sul pianeta Viltvodle VI, dove vivono gli Jartravartid, una popolazione aliena che adora il Grande Ciaparche Verde, una divinità che avrebbe creato l’universo da un suo starnuto e dove abita anche Humma Kavula (John Malkovich), un sacerdote locale, nonché sfidante di Zaphod alle elezioni presidenziali galattiche.