Non posso che manifestare la massima stima per i tre zozzoni del Trio Medusa, che se pur con uno stile tutto loro (e meno male!) lavorano tutti i giorni per metterere in circolo idee intelligenti e stimolanti. Certo non mi riferisco allo studio socio-psico-folk-trash sul Diprè, che comunque ha un suo bel perchè (lo studio dico)…
Sia che vestano i panni di intrattenitori radiofonici su Deejay o in tv con “Quelli che…” (ancora per poco mi suggeriscono dalla regia) o come iene a caccia di furbetti e in aiuto di chi ne ha bisogno, sono sempre in prima linea nelle attività legate al sociale e alla solidarietà. E posso dire ora, avendo avuto la fortuna di parlarci oggi, proprio in occasione del “One Natione One Donation” per la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, quanto siano sinceri e “veraci” i loro valori.
Quindi senza esagerare a fargli troppi complimenti, li ringrazio per le risate che mi fanno fare ogni mattina (passando per scemo ridendo d solo in macchina), ma anche per l’impegno sociale che svolgono in prima persona e che cercano di trasmettere anche agli altri.
«Vi ho già raccontato più volte che ho cominciato a donare – come molti, credo – perché una mia amica aveva bisogno di sangue. Poi lei non ce l’ha fatta. E l’unica cosa che mi faceva essere meno triste, era continuare a donare. C’è una frase nella Bibbia (comunque la pensiate è un gran libro) che trovo meravigliosa: “Non sappia la tua mano destra cosa fa la sinistra”. Donare per nessuno (e per tutti) ti rende leggero, libero e felice. Provare per credere. Non aspettiamo di averne bisogno. C’è già qualcuno che ha bisogno del vostro sangue. Chi può doni. Perché alla fine è il regalo più bello che potete fare a voi stessi.» [Il Trio Medusa]
Yeses Ladud!*
(* “Umani fate attenzione perchè gli alieni, se non farete i bravi, vi taglieranno le palle!!!”)
