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‘Ndo sta Zidane?

Con l’ottima tempestività che mi contraddistingue, eccomi qui a parlare della mia esperienza francese. La potremmo descrivere semplicemente con una frase: “Se il prosciutto te lo portavi era meglio…”

Volo intelligente: Roma – Monaco (sì in Germania) – Marsiglia.
La nota positiva, escludendo il fatto che per un viaggio che sarebbe potuto durare 1h 30’ abbiamo impiegato quasi 6 ore, è il fatto che quantomeno a Monaco salsiccia e patatine sono ottimi… e la birra pure!!!! Non sapevamo, ovviamente, che quello sarebbe stato l’ultimo piatto decente per i prossimi giorni.

I francesi, si sa, vanno fieri della loro cucina… un po’ meno del loro bagno. E forse, a volte, confondono le due cose.

Arrivati a Marsiglia abbiamo subito intuito che non sarebbe stato facile mangiare. Ci siamo poi arresi alla fame. Ho preso un toast. Non è difficile fare un toast. Lo sanno fare tutti, un toast… No? No! Poi uno dice che non deve prendere a capocciate i francesi… Vabbè…

La mattina per fortuna c’è la colazione a salvarti: vari panini con nutella (beh non proprio… la versione francese, ovviamente) marmellata e miele, succhi di frutta, tè (senza limone, perché “ne pas”). La colazione, da sempre ritenuta il pasto più importante, qui era decisamente indispensabile.
Già, perché quello sarà l’unico cibo con una certa consistenza, sia quantitativamente che qualitativamente.

Cucina fognese...I piatti che vedete (sembrano un po’ tutti uguali, eh?) non sono frutto di un mal di stomaco improvviso, bensì sono il sofisticato risultato dello chef. Forse le foto non rendono, ma vi assicuro, che sembrava tutto uguale. Anche grazie al fatto che era tutto a forma di tortino (evidentemente allo chef piaceva molto la formina), tutto condito con abbondanti salsette, a loro volta abbondanti di aglio e cipolla.

Non ho solo mangiato comunque. Ma solo per puro caso.
Ho avuto la possibilità di provare un po’ di MTB nuove di zecca, che successivamente al nostro passaggio definirei decisamente da buttare. Sicuramente divertente, per noi. Un po’ meno per le bici.

Per il resto solo noiosi seminari… Ma nel complesso una bella esperienza.

Il viaggio di ritorno, sempre intelligente (Marsiglia – Monaco, sempre in Germania – Roma) è andato bene, scandito da panini Lufthansa e birra tedesca.

Comunque, Zidane si è salvato.. per questa volta!!! 🙂