Giringiro Marckolate Secondo me

L’arena e il sangue: la corrida

Secondo le associazioni animaliste, e più in generale secondo tutti i detrattori di questa pratica, la corrida è una tortura legalizzata inflitta al toro senza alcuno scopo.

Gli appassionati di tauromachia ribattono che un toro da corrida vive un’esistenza molto più lunga e felice che un bovino da carne o da latte; inoltre l’economia legata alla corrida è ecosostenibile e crea ricchezza proteggendo l’ambiente.

(Wikipedia)

Ho scelto di andare a vedere la corrida per la prima volta nell’ultimo viaggio a Madrid. Una scelta ponderata e non superficiale, con l’intento di vedere e di capire di persona cosa sia veramente questa manifestazione.

La prima cosa che mi ha colpito alla Plaza de Toros de Las Ventas è la quantità di persone che ci lavorano. Tra la vendita dei biglietti, gli addetti al noleggio dei cuscini (l’arena è formata da gradini di cemento, senza dei veri e propri sedili, quindi l’€1,20 che chiedono è ben speso!), gli steward che ti accolgono e ti accompagnano al posto numerato, i venditori di bibite. E poi nell’arena c’è chi prepara il campo rastrellando e bagnando la terra, marcando le linee, oltre a tutti gli attori dello “spettacolo” che prima di iniziare sfilano per un saluto al palco d’onore.

Entra il toro e rimani affascinato dalla forza che esprime muovendosi deciso nell’arena. Ma poi man mano che la danza col torero e i suo assistenti va avanti ti accorgi che quella decisione si è trasformata in paura e rabbia.

Non voglio soffermarmi nel racconto di cosa accade dall’arrivo dei cavalieri con le lancie (picadores) prima e dei banderilleros dopo, fino alla sfida del torero.

Ma un paio di cose mi hanno molto colpito. La presenza di bambini tra gli spettatori: credo che uno scenario del genere non sia adatto a loro, perché i più sensibili potrebbero rimanere turbati dalla violenza e dal sangue, mentre altri potrebbero percepire con grande superficialità le azioni cui stanno assistendo. Ho trovato, invece, molto interessante, se pur macabra, la tecnica del torero nel confronto col toro, che con le sue mosse, le sue smorfie e i suoi richiami lo fa diventare quasi una danza rituale.

Non ho mai riso durante la corrida e, lo ammetto, ero anche un po’ infastidito dalle risate e dagli schiamazzi. Ma la conoscenza a volte deve anche far superare i propri tabù, superando il proprio punto di vista… altrimenti è impossibile capire veramente le cose!

È chiaro che dietro alla corrida vi siano molti interessi di tipo economico, politico e turistico che si giustificano dietro la storia e la tradizione, elementi che ancora emergono, comunque, con forza tra gli spagnoli.